Il decennio si apre con la sfida mondiale tra Jochen Rindt e Jacky Ickx, entrambi reduci da un brillante finale di stagione nel 1969.
Proprio nel 1970, inoltre, fanno il loro debutto due piloti rimasti nella storia della Formula 1: lo svizzero Clay Regazzoni e il brasiliano Emerson Fittipaldi.
Nonostante ciò, di questa stagione ne rimane un duro ricordo, infatti, ben tre piloti perdono la vita nel corso del mondiale: Piers Courage, Bruce McLaren e Jochen Rindt.
Quest’ultimo era il favorito per la vittoria del campionato, ma il 5 settembre, sul circuito di Monza, Rindt perde il controllo della sua vettura e si schianta contro le barriere di protezione all’ingresso della Parabolica, nonostante il tempestivo intervento dei medici, il pilota arriva senza vita all’ospedale.
Il finale di stagione rende giustizia a questo grande pilota, infatti, nessuno riesce a superare Rindt in classifica e lui si aggiudica il titolo postumo.
Le origini della Williams
Se pensiamo ai grandi costruttori non possiamo non nominare Sir Frank Williams.
Williams ha fatto la storia della Formula 1 vincendo ben nove titoli costruttori e sette piloti, l'ultimo nel 1997.
Prima di fondare la scuderia Williams, nel 1977, possedeva la Frank Williams Racing Cars che nel 1970 veniva guidata da Piers Courage, in questa foto con Williams.
Mai più 13!
Nel 1970 il calendario raggiunge il record di gare valide, ben tredici.
Come sappiamo, però, il 13 non è un numero propriamente fortunato, per questo mai più una stagione avrà 13 gare ed il numero 13 verrà tolto anche dalla numerazione delle vetture.
Casualità vuole che proprio questo è l'unico anno in cui, Jochen Rindt, che vediamo a bordo della sua Lotus, diventò campione del Mondo dopo la sua morte.
Jackie e le debuttanti!
Quando mancano tre gare al termine della stagione la Tyrrell fa la sua entrata in scena realizzndo la pole position al debutto, cosa successa anche alla March ad inizio stagione.
Per entrambe le squadre è Jackie Stewart a realizzarla, questo perchè corse con la March, in attesa che il suo amico Ken Tyrrell creasse la propria squadra.
Li possiamo vedere in questo scatto al GP di Germania mentre parlano.
Il 3 marzo 1971 si apre la 22° edizione del Campionato Mondiale di Formula 1 che vede come assoluto protagonista Jackie Stewart con la sua Tyrrell 003 che vince un totale di 6 gare su 11 che gli conferiscono il suo secondo titolo mondiale.
Il titolo costruttori va per la prima volta alla Tyrrell.
Durante questa stagione prendono spazio i piloti emergenti Emerson Fittipaldi, Clay Regazzoni e Mario Andretti che si classificano rispettivamente 6°, 7° e 8° nella classifica finale, un buonissimo risultato.
Proprio nel 1971 fa il suo debutto un futuro campione del Mondo: l’austriaco Niki Lauda che arriva in Formula 1 con la scuderia inglese March.
Tirando fuori il lato umano dei piloti e dei meccanici la Lotus, in seguito alla morte di Jochen Rindt l’anno precedente, decide di non partecipare al Gran Premio di Monza.
Un ingegnere visionario
Enzo Ferrari ha sempre voluto scegliere piloti e meccanici personalmente, per verificare che fossero all'altezza.
Una delle scelte più azzeccate che fece fu sicuramente l'ingegner Forghieri che lavorò in Ferrari dal 1959 al 1984 passando dallo sviluppo motori a direttore tecnico.
Forghieri, che vediamo qui con il Drake, progettò, tra le altre, la Ferrari 312 T con cui Lauda vinse il titolo nel 1975.
Mogli in pista!
Qui vediamo Jackie Stewart, François Cevert e Clay Regazzoni sul podio del Gran Premio di Germania, mentre in primo piano c'è Helen Stewart che ha sempre seguito Jackie durante le gare diventando la sua cronometrista e pit girl.
Stewart, che si impegnò sempre per rendere la Formula 1 più sicura, decise di lasciare la categoria perchè devastato per la morte della giovane promessa François Cevert.
La prima sponsorizzazione!
Clay Regazzoni, Jacky Ickx e Ronnie Peterson ci guidano tra le curve del Gran Premio di Gran Bretagna.
Questo è, infatti, il primo Gran Premio della storia ad essere sponsorizzato: la sua denominazione esatta è Woolmark British Grand Prix.
Con il passare degli anni la maggior parte delle gare avrà uno sponsor tranne il Gran Premio di Monaco che non è mai stato sponsorizzato e ancora oggi non cede.
La stagione 1972 vede il dominio della Lotus che, con il marchio John Player Special, presenta la livrea nera e oro che la renderà celebre negli anni a venire.
Il campionato piloti, invece, viene vinto per la prima volta dal venticinquenne brasiliano Emerson Fittipaldi alla sua terza stagione in Formula 1.
La stagione iniziamente prevedeva 15 gare ma ne sono state effettuate solo 12, questo perchè il Gran Premio d'Olanda e il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest sono stati cancellati per problemi di sicurezza dei circuiti, mentre il Gran Premio del Messico è stato cancellato per la morte dell'idolo locale Pedro Rodríguez.
Il team British Racing Motors (BRM), celebre nel passato, ottiene la sua ultima vittoria con Jean-Pierre Beltoise al Gran Premio di Monaco con la BRM P160.
Il più giovane della storia!
Emerson Fittipaldi, oltre ad essere il primo brasiliano campione del Mondo, diventa il più giovane campione del Mondo di Formula 1, all'età di 25 anni e 273 giorni.
Il record è rimasto imbattuto per ben 33 anni, fino al 2005 quando Fernando Alonso vinse il campionato all'età di 24 anni e 59 giorni, anch'egli battuto negli anni seguenti.
Il tunnel di Monaco
Come abbiamo già detto la pista di Monaco è una delle più iconiche del mondiale.
Montecarlo è una pista particolare per vari aspetti una di questi è il tunnel.
Il tunnel è un tratto di pista che si percorre a 230 km/h e non ha vie di fuga, si passa da buio a luce in pochi istanti e per molti piloti è veramente faticoso.
La Lotus è Fittipaldi!
Nel 1972 il campionato costruttori lo vince la Lotus con l'ausilio del solo Emerson Fittipaldi.
Alle spalle di Fittipaldi, infatti, nessun altro pilota che gareggia con le Lotus si piazza in zona punti, David Walker, Reine Wisell e Dave Charlton realizzano quali migliori risultati, rispettivamente, un 9°, un 10° posto e tre ritiri.
La stagione 1973 prevede 15 Gran Premi tra cui due nuove tappe il Gran Premio del Brasile ad Interlagos e il Gran Premio di Svezia ad Anderstorp.
Jackie Stewart vince il titolo piloti alla guida della Tyrrell Elf, però è la Lotus ad aggiudicarsi ancora un volta il titolo costruttori.
Stewart conquista il titolo al Gran Premio d'Italia, e dopo la morte del suo compagno, il giovane talento François Cevert al GP degli Stati Uniti, decide di mettere fine alla sua carriera senza concludere la stagione, fermandosi alla soglia dei 100 GP.
Il Gran Premio di Monaco segna il debutto del futuro campione del Mondo James Hunt alla guida della March-Ford.
La stagione vede per la prima volta l'intervento di una Safety Car in Formula 1, una Porsche 914 al GP del Canada, anche se questo sistema di sicurezza non verrà introdotto ufficialmente fino al 1993.
Motorhome!
Vi chiederete cos'è quel camper parcheggiato, forse qualche tifoso sfegatato della Lotus?
Invece no, è un autentico motorhome anni '70!
Oggi vediamo in televisione dei motorhome enormi con cucine, salotti e addirittura sale da pranzo.
All'epoca erano molto diversi e avevano il solo scopo di ospitare i piloti tra una sessione e l'altra.
Ford al top!
Un momento di relax per Arturo Merzario e i compagni di squadra in Lotus-Ford Ronnie Peterson ed Emerson Fittipaldi.
Il motore Ford vinse tutte le gare in calendario realizzando 14 pole, tutti i GPV con 922 giri in testa su 973.
Da sottolineare, però, che il motore Ford era montato da 9 squadre e le uniche escluse erano le BRM, le Tecno e le Ferrari.
I fratelli Fittipaldi
Qui vediamo Emerson Fittipaldi, proprio lui è protagonista di questo aneddoto.
Durante l'anno si verifica un fatto inedito per la Formula 1: due fratelli vanno a punti nella stessa corsa.
Accade nel GP d'Argentina dove vince Emerson Fittipaldi con la Lotus-Ford, mentre in sesta posizione arriva Wilson Fittipaldi, il fratello minore, con una Brabham-Ford.
La stagione 1974 prevede 15 tappe con Emerson Fittipaldi e Clay Regazzoni che si contendono il titolo fino all'ultima gara, vinto poi dal brasiliano al suo secondo successo consecutivo.
Il campionato costruttori va per la prima volta alla McLaren, che inizia, così, la sua scalata verso i 12 titoli piloti e gli 8 costruttori, inoltre è il primo di molti titoli per una squadra sponsorizzata dal marchio di sigarette Marlboro.
La stagione 1974 è stata la prima in cui i team hanno avuto numeri di gara permanenti per tutto l'anno, in precedenza variavano da gara a gara.
La numerazione si basava sulle posizioni finali nel campionato costruttori 1973, da questo punto, ogni squadra ha cambiato numero solo se aveva il pilota vincitore del campionato del Mondo.
Ciò significa, ad esempio, che la Tyrrell anche se non ha più vinto nessuno dei due titoli mantiene i numeri 3 e 4 fino al cambio del sistema nel 1996.
Ma quello è Montezemolo?
In quest'immagine vediamo Niki Lauda pronto a prendere il via del GP di Gran Bretagna, con lui troviamo un giovanissimo Luca Cordero di Montezemolo, all'epoca Montezemolo era il braccio destro del Drake e grande amico di Niki Lauda.
L'anno successivo fu investito ai box da Peterson e non potendo stare al muretto a fare le segnalazioni generò un aneddoto in cui Lauda, arrabbiatissimo, gli disse: “tu stronzo, tu lasciato me solo, io abbandonato per metà corsa”.
Film o realtà?
Sembra un'immagine da film invece è pura realtà.
Come probabilmente avrete già capito ci troviamo negli Stati Uniti, più precisamente a Watkins Glen nello stato di New York.
Un poliziotto esamina la vettura ferma di Clay Regazzoni, tranquilli nessuna infrazione.
Regazzoni, in lotta per il mondiale con Emerson Fittipaldi, si ritirò dopo soli cinque giri, mandando in fantumi il sogno di diventare campione del Mondo.
Un bar a bordo pista!
Un caffè, una sigaretta e una chiacchierata.
Ecco come i piloti di Formula 1 si rilassavano tra una sessione e l'altra.
Oggi sarebbe veramente inusuale vedere una scena simile, forse qualche chiacchierata nelle hospitaly o una partita a carte nei motorhome, famose le serate di poker negli anni '00, ma niente di più.
Nel meraviglioso scatto di Ercole Colombo vediamo Hans-Joachim Stuck, Vittorio Brambilla e qualche meccanico al Gran Premio d'Italia.
La stagione 1975 prevede 14 gare e si conclude con il ritorno alla vittoria della Ferrari dopo 11 anni dall'ultima volta.
Il titolo piloti lo vince Niki Lauda, al suo terzo anno in Formula 1, dominando la stagione e staccando Emerson Fittipaldi di ben 19,5 punti.
Niki Lauda si riferisce spesso al 1975 come "l'anno incredibile".
Il pilota vinse con la rivoluzionaria Ferrari 312T progettata dall'ingegner Forghieri che prevedeva il nuovo cambio trasversale, che permetteva di ottenere una vettura più equilibrata e il motore V12 con 495 CV.
Il 29 novembre, un aereo di Embassy Hill si schiantò in Inghilterra e tutte le persone a bordo morirono, tra cui il campione del Mondo Graham Hill.
Dopo la morte di Graham Hill nell'incidente aereo, questa stagione segna l'ultima volta in cui un debuttante degli anni '50 partecipò al campionato del Mondo di Formula 1.
Autostop in pista!
Anche i piloti hanno bisogno di un passaggio!
Al Gran Premio d'Italia Jacques Laffite chiede un passaggio per tornare ai box e Jean-Pierre Jarier lo accoglie sulla sua Shadow DN7 Matra.
Anche oggi i piloti rimasti a piedi al termine del Gran Premio preferiscono farsi un giro su una monoposto piuttosto che tornare con la safety car.
Carroattrezzi per Formula 1!
Al termine del Gran Premio di Germania questi nostri eroi sono rimasti a piedi e un carroattrezzi li ha riportati ai box direttamente nelle loro auto.
I piloti si sono goduti una visione inedita del Nürburgring, senza casco per salutare i tifosi.
Si sa, mai togliere un pilota dalla sua vettura!
Una chance alle donne!
Non solo uomini, negli anni '70 anche le donne hanno avuto la possibilità di correre in Formula 1.
Lella Lombrardi, che vediamo in questa foto con Max Mosley, fu la seconda donna a guidare una monoposto di Formula 1 ma l'unica a giungere a punti, in Spagna il GP venne interrotto per maltempo e Lella riuscì ad arrivare 6°, conquistando mezzo punto.
In una stagione che va dal drammatico allo straordinario il campionato piloti è andato a James Hunt dopo un'accesa battaglia con il rivale di una vita Niki Lauda.
Hunt, che passa alla McLaren, vince dopo una surreale gara in Giappone, corsa sotto una pioggia torrenziale, dove Lauda decide di ritirarsi per non mettere in pericolo la sua vita.
Il pilota austriaco, infatti, al Nürburgring fu protagonista di un terribile incidente in cui rimasto intrappolato nella vettura in fiamme, venne incredibilmente salvato dal coraggio di alcuni piloti che, essendo gli unici con tuta ignifuga, riuscirono a tirarlo fuori in tempo.
Lauda tornò a correre al Gran Premio di Monza con ancora le bende sul viso sanguinante, dopo un mese passato a lottare tra la vita e la morte.
Una particolarità: la Tyrrell vince il GP di Svezia con una vettura a sei ruote.
"Bella la tua macchina Niki!"
Forse è questo che James Hunt disse a Niki Lauda dopo aver provato la sua Ferrari 312 T2.
Lauda e Hunt diventarono rivali già ai tempi della Formula 3 ma fu nel 1976 che raggiunsero un livello altissimo contendendosi il titolo fino all'ultima gara.
Nonostante il campionato ad alto livello e qualche disaccordo rimasero sempre amici.
Una rivalità talmente appasionante che venne raccontata nel film di Ron Howard, Rush, uscito nel 2013.
Hunt the shunt? Meglio di no!
"Potrebbero esserci solo quattro curve qui, ma hai ancora bisogno dei freni!!"
Questo è il messaggio da parte dei meccanici per James Hunt all'ultimo appuntamento della stagione dove vinse l'unico titolo mondiale della carriera.
Questo per ricordare al pilota di non avere come priorità la vittoria del titolo senza pensare ad arrivare al traguardo sano e salvo.
Hunt era solito avere dei bigliettini sopra il volante con messaggi dei suoi cari.
Piloti eroi!
Quest'immagine è stata scattata negli istanti che hanno seguito il terribile incidente di Niki Lauda al Nürburgring.
Lauda, dopo una sbandata, finì in mezzo alla pista, e mentre Edwards riuscì ad evitarlo Ertl e Lunger lo colpirono.
Il pilota rimase intrappolato tra le fiamme ma Edwards, Erltl e Lunger con Merzario, fermatosi appena visto l'incidente, lo tirarono fuori dalla vettura, salvandogli la vita, infatti nell'impatto perse il casco riportando gravissime ustioni al viso.
La stagione 1977 presenta 17 gare un record per l'epoca, battuto solo nella stagione 2004.
Il campionato costruttori torna in mano alla Ferrari che vince anche quello piloti con Niki Lauda al suo secondo successo iridato.
Lauda, nonostante il successo, decise di lasciare la Ferrari, comunicandolo prima del GP di Monza, saltando l'ultima gara della stagione.
In Giappone viene sostituito dall'allora sconosciuto Gilles Villeneuve, che debuttò ufficialmente qualche mese prima a Silverstone con una McLaren.
Soprannominato l'aviatore, venne scelto dal Drake come sostituto di Lauda, la scelta, però, venne messa parecchio in discussione in quanto Villeneuve era un pilota di motoslitte con nessuna esperienza nella Formula 1.
Ferrari però decise di fece una scommessa con se stesso: prendere un signor nessuno e portarlo al titolo mondiale e per poco non ci riuscì.
Ma quante ruote hai Tyrell?
La Tyrrell P34 fu una delle auto più strane della storia.
Nel 1976 la Tyrrell sviluppò una vettura a sei ruote riproponendola, poi, nel 1977.
L'anno prima al GP di Svezia marcò una storica doppietta diventando l'unica vettura a sei ruote a partecipare, vincere e portare due vetture sul podio.
Un debutto col botto!
Al GP del Fuji la Ferrari schiera l'esordiente Gilles Villeneuve, diventerà uno dei piloti più amati dai tifosi.
Al sesto giro Villeneuve tampona la Tyrrell P34 di Peterson e vola al di là del guardrail dove, nonostante il divieto, si trovavano diversi spettatori.
I morti furono 2 ma il pilota ne uscì illeso.
Caro Ferrari, io me ne vado
Lauda dopo il terribile incidente dell'anno prima non solo conclude la stagione 1976 ma continua a correre anche nel 1977.
Purtroppo i suoi rapporti con il Drake si deteriorano e proprio prima di questo Gran Premio di Monza annuncia che dal 1978 non correrà più con il team di Maranello.
La stagione 1978 prevede 16 gare, con il campionato piloti che va a Mario Andretti vincitore di ben 6 Gran Premi.
Andretti alla guida della Lotus, che vince anche il costruttori, rimane l'ultimo pilota americano a vincere una gara ed un campionato del Mondo.
Andretti pur correndo con licenza americana possiede la doppia cittadinanza essendo nato in Italia.
Il secondo posto nel mondiale va a Ronnie Peterson che, però, se lo aggiudica postumo.
Peterson, il più grave dei 10 piloti coinvolti nell'incidente di Monza, rimase intrappolato nella sua vettura in fiamme ma venne prontamente tirato fuori riportando diverse fratture alle gambe, morì, però, qualche giorno dopo in ospedale per un'embolia lipidica
Si conta anche la prima vittoria in carriera per Villeneuve al GP del Canada.
Joanna prendi il cappotto!
Gilles Villeneuve fu una scommessa del Drake che lo prese per sostituire Lauda in Ferrari, da ogni auto tirava fuori il massimo riuscendo a far appassionare intere folle.
Villeneuve vinse la sua prima gara in Canada, il GP venne corso in ottobre ed obbligò i piloti a salire sul podio con un cappotto.
Vediamo qui Villeneuve con la moglie.
L'auto ventola!
Quest'anno la Brabham Alfa Romeo sviluppa un'auto parecchio particolare la BT46B.
La vettura fu un evoluzione della BT46 e venne soprannominata Fan car ("auto ventola").
Ciò perchè presentava un'enorme ventilatore sul retrotreno, grazie al quale riusciva ad ottenere un enorme carico aerodinamico.
Dov'è l'arrivo?
Questo scatto è del GP di Long Beach che venne disputato sulla distanza di 80,5 giri, si avete capito bene 80,5!
La spiegazione consiste nel fatto che il via è stato dato in un punto e l'arrivo è situato nel punto opposto della pista, il giro però iniziava e finiva nello stesso punto, cioè quello del via.
In questo caso, quindi, veniva conteggiato mezzo giro.
La stagione 1979 viene dominata dalla Ferrari che vince il titolo costruttori con Jody Scheckter che vince il titolo piloti e con Gilles Villeneuve che si classifica secondo.
Il 1979 è l'anno della consacrazione per il pilota canadese che vince tre Gran Premi.
Il titolo di Scheckter, però, segna l'inizio di un periodo buio per la Ferrari che non vincerà il titolo piloti per 21 anni fino al 2000 con Michael Schumacher.
Al Gran Premio di Gran Bretagna Clay Regazzoni coglie il suo ultimo successoin carriera che, però, diventa il primo per la scuderia britannica Williams.
Questa stagione inaugurò un periodo positivo per la Formula 1, infatti dal 1978 al 1982 nessun pilota perderà la vita in una gara ufficiale, l'arco di tempo più lungo dalla nascita della competizione.
Dritto in macchina!
Per guidare le scarpe devono sempre essere asciutte!
Gilles Villeneuve per non scivolare sui pedali durante un Gran Premio bagnato si fa portare in braccio da due meccanici verso la sua auto.
Jody da record
Come già sappiamo è Jody Scheckter a vincere il titolo mondiale.
Scheckter diventa così il primo campione di nazionalità sudafricana, ma soprattutto il primo proveniente dal continente africano.
Auto particolari e dove trovarle!
Ecco la vettura di Jan Lammers, una Shadow DN9 Ford che durante alcuni Gran Premi del 1979 si presentò in griglia con una livrea dedicata allo sponsor Samson.
Un leone affamato!