Il nuovo decennio si apre con un quesito fondamentale: motori anteriori o posteriori?
Nei precedenti due anni gli ingegneri avevano iniziato a sviluppare il concetto del motore posteriore, ma non tutti i team l'avevano adottato.
Il campionato del Mondo di Formula 1 viene vinto, per il secondo anno consecutivo, dalla Cooper con Jack Brabham, grandi sostenitori del motore anteriore.
La Cooper-Climax è la prima casa a vincere il campionato costruttori e piloti nello stesso anno, rimanendo in testa alle classifiche dall'inizio alla fine, a pari con nessuno.
La stagione vede 10 prove inclusa la 500 Miglia di Indianapolis al suo ultimo anno come Gran Premio di Formula 1, infatti dal 1961 non farà più parte del campionato.
Dove va il motore?
Con il nuovo decennio, la battaglia per il motore si fece sempre più accesa c'era chi sosteneva che dovesse stare davanti, come Enzo Ferrari, e chi dietro, come Charles Cooper.
Lotus e BRM, forse indecisi su dove schierarsi, optarono per una soluzione alternativa: motore centrale.
Dal 1961, però, tutti adottarono la soluzione posteriore.
Commissari in borghese
Un commissario in borghese.
Ecco come definiremo un commissario in vestito nero, oggi siamo abituati a vederli con camicia e logo della FIA, con cuffie e radioline per comunicare chi non è in regola con le disposizioni del regolamento, invece negli anni '60 vediamo solo un uomo, in tenuta elegante, che raccoglie i dati relativi alla pressione delle gomme.
Il camion delle gomme
All'epoca gli pneumatici venivano trasportati tutti insieme e in alcuni casi nello stesso camion delle auto.
Tutto il contrario di oggi dove le gomme vengono trasportate separatamente e, addirittura, divise per rispettive mescole.
Possiamo vedere come, rispetto ad oggi, siano più sottili e molto simili alle gomme delle auto da strada.
La stagione 1961 è caratterizzata dal duello interno alla Ferrari tra Phil Hill e Wolfgang von Trips.
I due piloti si danno battaglia fino al Gran Premio di Monza dove von Trips perse la vita in seguito ad un drammatico incidente dove morirono anche 14 spettatori.
In seguito a ciò il circuito di Monza venne reso più sicuro installando una doppia protezione con reti e rinforzi utilizzati ancora oggi, inoltre venne abolito l'utilizzo dell'anello di velocità.
Il campionato piloti venne vinto da Phil Hill, primo americano ad aggiudicarsi il titolo, invece la Ferrari vinse il primo campionato costruttori della sua storia.
Nel Gran Premio d'Olanda si verifica un curioso record mai battuto: nessun pilota si ritira e nessuno si ferma ai box.
Un pittore a bordo pista!
Questo scatto è a dir poco spettacolare!
Forse perchè una Formula 1 se ne passa indisturbata a pochi metri da due spettatori, o forse proprio perchè nessuna protezione li separa dalle auto, probabilmente perchè c'è un pittore che ritrae uno scenario unico.
Dipingendo una gara, oggi, avremmo un circuito perfettamente asfaltato, protezioni, cartelloni pubblicitari, mezzi di soccorso e non saremmo seduti a bordo pista.
La curva che fuma!
La nube bianca che ricopre la carreggiata è causata dal motore della Lotus 21 Climax di Innes Ireland che scoppia in fiamme costringendo il pilota al ritiro.
Ci troviamo al Gran Premio di Germania, al Nürburgring, dove la Formula 1 ritorna dopo un anno di pausa, la gara viene vinta da Stirling Moss che interrompe la striscia positiva della Ferrari.
In questo GP viene tagliato il traguardo delle 100 gare di Formula 1.
la curva più lenta del mondiale
In quest'immagine possiamo vede Phil Hill sulla Ferrari 156 affrontare il Tornantino di Monaco.
La pista è famosa per essere un circuito completamente cittadino che si snoda tra le salite e le discese del principato.
Molti tifosi, ancora oggi, ammirano le auto sfrecciare direttamente dal balcone di casa.
La posizione perfetta per scorgere tutti i particolari delle auto, però, è proprio questa, la curva più lenta del mondiale.
Il 1962 la Ferrari fu completamente eclissata, in parte a causa di sconvolgimenti interni, ma soprattutto perché i team britannici avevano fatto passi da gigante.
Il campionato viene vinto dall BRM con Graham Hill che ha conquistato il campionato dopo una lunga battaglia con la Lotus 25 di Jim Clark.
Graham è il secondo pilota a vincere il campionato con il cognome Hill, pur non essendo parente di Phil.
Jack Brabham emerse come costruttore, segnando i suoi primi punti con il suo marchio.
Stirling Moss, considerato il più grande pilota a non aver mai vinto il campionato, doveva guidare per la Scuderia Ferrari, ma in seguito ad un grave incidente in una gara fuori stagione non corse nè nel 1962 nè nelle stagioni successive, ritenendosi troppo lento rispetto a prima dell'incidente.
Un baby meccanico all'opera!
Come già sappiamo nei primi anni di Formula 1 non c'erano particolari restrizioni sugli accessi al paddock.
Grazie a ciò abbiamo degli scatti a dir poco sensazionali, come questo che raffigura un bimbo, con tanto di casco e tuta, intento ad aiutare i meccanici a spostare la Lotus 21 Climax di Ernie Pieterse.
Il giro più veloce più lento!
Ecco la griglia di partenza del Gran Premio di Germania, in pole position parte Dan Gurney seguito da Graham Hill che andrà a vincere sotto una pioggia torrenziale.
HIll realizzerà il giro più veloce impiegando ben 10 minuti 12 secondi e 2 decimi diventando, così, il GVP con il tempo più lungo.
Un insolito fotografo!
Abbiamo già visto piloti che fuori dalle piste sono grandi amici.
Questo è il caso di Stirling Moss e Jim Clark.
Moss, che in seguito all'incidente di Goodwood, si presenta a Monza negli insoliti panni di fotografo e, forse con l'intento di aiutare il pilota, parla all'orecchio di Jim Clark.
La quattordicesima edizione del campionato mondiale di Formula 1 si apre il 26 maggio 1963 a Monaco.
Il calendario prevede 10 gare totali, una in più dell’anno precedente, distribuite tra maggio e dicembre.
L’aggiunta del Gran Premio del Messico ha dato vita ad una vera e propria tradizione motoristica nel paese sudamericano che ha fatto e fa tutt’ora appassionare moltissime persone a questo sport e che ha avuto luogo per ben 20 edizioni.
La stagione 1963 viene dominata da Jim Clark che vince ben 7 Gran Premi e che, insieme alla sua Lotus-Climax, conquista il suo primo titolo piloti, facendo vincere alla Lotus il titolo costruttori.
La Ferrari non fece una grande stagione chiudendo il campionato solo al quarto posto nella classifica costruttori.
Ecco a voi Jim Clark, il vincitore!
Più o meno era questa la frase pronunciata per acclamare il pilota.
In questo caso possiamo vedere Clark con la sua auto su un carro trainato da un trattore.
Questo perchè il pilota inglese era acclamatissimo in patria e in seguito alla vittoria della gara di Gran Bretagna venne portato in trionfo lungo il circuito.
La bandiera del traguardo
Il fotografo riuscì a scattare quest'immagine nel momento esatto in cui Jim Clark a bordo della sua Lotus-Climax tagliò il traguardo.
Ecco come, esattamente in mezzo a due bandiere, Clark si appresta a vincere non solo il Gran Premio di Monza ma anche il titolo piloti.
Grazie alla vittoria di Clark la Lotus si aggiudica anche il titolo costruttori.
La regola del 75%
In quest'immagine possiamo vedere Tony Settember fermo a bordo pista dopo aver tagliato in traguardo del GP di Gran Bretagna.
Settember disputò in totale 6 gare con un ottavo posto come miglior risultato che conquistò pur non tagliando il traguardo in seguito ad un incidente, venne comunque classificato perchè aveva corso più del 75% di gara.
Il campionato del Mondo di Formula 1 del 1964 prevede 10 gare, ma solo due sono extra europee: il Gran Premio degli Stati Uniti e il Gran Premio del Messico.
Il campionato del Mondo viene vinto da John Surtees che diventa il primo ed unico pilota a vincere un campionato sia in Formula 1 sia nel Motomondiale.
Il pilota corse con la Scuderia di Maranello che dal Gran Premio degli Stati Uniti si presentò con la "Ferrari americana" che presentava un livrea bianco-blu.
Nella storia questo è l'unico caso in cui una Ferrari non corre con la tradizionale colorazione rossa, ciò è dato dal fatto che Enzo Ferrari, dopo un litigio con la federazione, stracciò la licenza italiana e, con l'ausilio della NART, ottenne licenza americana e corse con la livrea della squadra statunitense.
La Ferrari americana!
1964, annata particolare per la Formula 1!
Partiamo dal fatto che il pilota in questione, John Surtees, divenne il primo ed unico campione del mondo delle due e delle quattro ruote.
Altrettanto curioso come Surtees, vittorioso mentre sventola la bandiera a scacchi, sia alla guida della cosiddetta "Ferrari americana".
Che strana pubblicità!
Ecco uno dei primi esempi di pubblicità sulle piste.
Si tratta di un enorme costruzione a forma di latta di olio per motori, infatti pubblicizzava l'azienda Fina, produttrice del liquido.
In cima possiamo vede dei tifosi che pur di vedere il Gran Premio d'Italia si sono arrampicati fino in cima per avere la miglior visuale possibile.
La lotta tra italiani!
In quest'immagine vediamo la lotta tra gli italiani Lorenzo Bandini e Giancarlo Baghetti al Gran Premio d'Austria.
Questo GP segna il debutto del futuro campione del Mondo Jochen Rindt oltre che la prima vittoria della Rossa ad un Gran Premio d'Austria.
La gara fu vinta da Bandini su Ferrari che si aggiudicò il suo primo ed unico successo in carriera.
La stagione 1965 si apre con il debutto di un giovane Jackie Stewart, successivamente tre volte campione del Mondo, e con due incidenti, uno al Gran Premio di Monaco e uno in Belgio, che, seppur gravi, non hanno ripercussioni sui piloti coinvolti.
Ancora una volta il mondiale viene dominato da Jim Clark che vuole riscattare la mancata vittoria dell’anno precedente e che, nonostante alcune difficoltà, come il dover gareggiare con un busto protettivo al Gran Premio del Sudafrica o il dover percorrere trenta giri con l’auto in avaria in Gran Bretagna, riesce a vincere, aggiudicandosi il suo secondo ed ultimo titolo mondiale.
Un altro avvenimento sicuramente importante è la prima vittoria da parte di una marca non europea, la Honda, che grazie allo statunitense Richie Ginther, si aggiudica questo primato.
La dinastia Hill
Quanti padri portano i loro figli al lavoro e quanti li mettono al volante di un'auto? Beh, se il padre in questione è un pilota, praticamente sempre!
Allora perchè tra tante immagini di figli di piloti nelle auto dei padri questa è importante?
Semplicemente perchè il bimbo in questione è Damon Hill, figlio di Graham.
Gli Hill sono la prima dinastia, seguita dai Rosberg, a diventare entrambi campioni del Mondo.
Il carro del vincitore!
Ecco il famoso carro del vincitore!
Eh sì in Formula 1 i piloti vincitori del campionato salivano su un carro che li portava a compiere un giro del circuito.
Qui vediamo Jim Clark, insieme a moglie, figli e meccanici, portare il trofeo in giro per il circuito di Silverstone.
Clark vince matematicamente il titolo mondiale con tre gare d'anticipo ma è la data il fatto curioso, è il 1° agosto record mantenuto fino al 2002, quando Schumacher lo vincerà il 21 luglio.
Capodanno in pista!
Quest'immagine ritrae Jo Bonnier su Brabham BT7 Climax guidare il Gran Premio del Sudafrica davanti a Mike Spence su Lotus 33 Climax.
La particolarità è che questa fotografia è stata scattata il 1° gennaio 1965, ciò significa che le qualifiche del Gran Premio sono state svolte il 31 dicembre 1964.
Caso unico, insieme al Gran Premio del Sudafrica del 1967 e 1968, in cui un weekend di gara viene corso in due anni differenti.
La stagione 1966 ha visto raddoppiare la capacità massima del motore rispetto alla stagione precedente.
Entra in vigore la regola secondo cui le auto che hanno completato meno del 90% della distanza di gara non vengono classificate e non ricevono punti, anche se hanno terminato tra le prime sei, inoltre, la distanza massima di gara è stata ridotta da 500 km a 400 km.
La stagione prevede 9 weekend di gara, uno in meno rispetto all'anno precedente.
Jack Brabham vince il suo terzo ed ultimo campionato piloti, questa volta, però, alla guida di una Brabham.
L'australiano diventa il primo ed unico pilota a vincere il campionato del Mondo con una scuderia di sua proprietà, mentre la Brabham diventa la prima squadra non europea a vincere.
Jackie e l'onboard camera!
Più unico che raro questo scatto, si tratta di Jackie Stewart che indossa un casco speciale con un oggetto altrettanto speciale, una Nikon F 35mm.
Durante il GP di Monaco, Stewart, brevettò, senza saperlo, una tecnologia che negli anni diventerà fondamentale, l'onboard camera.
Le caselle numerate
Questa fotografia del GP degli Stati Uniti ritrae Jim Clark che sfreccia sul rettilineo.
Lo capiamo dai disegni delle caselle di partenza.
Esse, sono molto differenti rispetto ad oggi, sono molto più piccole e sono numerate, inoltre sono disposte a tre a tre.
Il 16 cilindri BRM
Qui vediamo lo stesso Jim Clark vincere il Gran Premio degli Stati Uniti.
Il pilota portò il motore 16 cilindri BRM della sua Lotus all'unico successo della sua storia.
Esso verrà, infatti, abbandonato l'anno successivo sia dalla Lotus che dalla stessa casa produttrice BRM, che passò al P142.
Il campionato del Mondo 1967 prevede 11 gare con l'aggiunta del Gran Premio del Sudafrica.
La stagione iniziò veramente presto, infatti le prove del GP del Sudafrica si svolsero il 31 dicembre 1966 mentre la gara il 2 gennaio 1967.
Fu Denny Hulme a vincere il campionato diventando l'unico neozelandese a vincere il titolo.
Hulme riuscì nell'impresa di aggiudarsi il titolo senza fare nessuna pole position in stagione.
Il titolo costruttori venne vinto dalla Brabham per il secondo anno consecutivo.
Durante la stagione si contarono due decessi quello di Bob Anderson durante un test a Silverstone e quello di Lorenzo Bandini che trovò la morte in un tragico incidente durante il Gran Premio di Monaco.
Dopo i film le pubblicità!
L'azienda Suncrush, in seguito al successo del film Gran Prix, decise di girare una pubblicità in cui la telecamera passava dalla ruota posteriore al volto del conducente, l'unico modo per farlo era legare un cameraman sul muso della Marsh Special.
Il cameraman, alla prima curva, iniziò a ruotare verso il muso dell'auto e Tony Marsh dovette prontamente afferrarlo per evitare che finisse sotto le ruote anteriori.
Quanti record!
La doppietta fatta in questa gara dalla Cooper costituisce un fatto raro, in quanto realizzata con motori diversi, inoltre è l'unico caso in cui una squadra fa doppietta alla prima gara e non vince nessun titolo in stagione.
Questa rimane l'ultima vittoria della Cooper e anche del motore Maserati in Formula 1.
Pedro Rodriguez diventa il primo ed unico pilota messicano a vincere un GP, mentre John love, secondo, segna il miglior risultato per un pilota privato.
Occhio al tempo!
Qui ci troviamo al Gran Premio di Gran Bretagna e possiamo vedere due commissari di gara segnare i tempi dei piloti, per decretare il poleman.
I commissari dopo aver fermato il cronometro e controllato i radar segnano i tempi su una cartellina.
In questo GP e nel seguente, Germania, per l'ultima volta la griglia di partenza viene divisa per quattro.
Dall'anno successivo il quarto posto in prova significherà, in qualunque circuito, partire dalla seconda fila.
La stagione 1968 si apre al Gran Premio del Sudafrica il 1° gennaio con un dominio della Lotus che a fine hanno si aggiudicherà il campionato costruttori e il campionato piloti con Graham Hill.
La stagione, però, viene ricordata per tre principali innovazioni.
La prima è l'introduzione di alettoni posteriori e anteriori sulle vetture, la seconda è l'autorizzazione della FIA ad avere sponsorizzazioni illimitate per favorire le spese economiche.
Il Team Gunston diventa la prima scuderia privata ad adottare gli sponsor, dipingendo le vetture con i colori delle sigarette Gunston, la Lotus diventa il primo team costruttore ad adottare queste misure utilizzando una livrea rossa, oro e nera dell'Imperial Tobacco con il marchio Gold Leaf.
Infine, la terza innovazione è l'introduzione del casco integrale, utilizzato per la prima volta da Dan Gurney.
Forse sono un po' troppo alti
Sul finire degli anni '60 si iniziarono a sviluppare le prime teorie sull'aerodinamica.
Considerando il loro scarso peso l'unica soluzione per tenere le vetture incollate al suolo è quella di introdurre gli alettoni.
Questi primi prototipi vennero scartati subito per un'elevata pericolosità ma ne vennero introdotti dei nuovi, più bassi, che ancora oggi vengono utilizzati.
Jo Siffert alla prima!
In questo scatto possiamo vedere Jo Siffert con la sua Lotus 49B prendere la bandiera a scacchi del Gran Premio di Gran Bretagna.
Per Siffert si tratta della prima vittoria in carriera mentre per la Formula 1 si tratta dell'ultimo successo per un team privato.
Anche la Lotus aveva iniziato ad introdurre un prototipo di alettone posteriore molto alto che lo agevolò nella vittoria.
Gli alettoni funzionano!
Al Gran Premio di Germania la pole position viene realizzata da Jacky Ickx che distacca il suo compagno di squadra di ben 10 secondi e 9 decimi, un record!
Ciò è dovuto al fatto che il circuito era molto lungo e Ickx stava sperimentando per la prima volta gli alettoni.
Il pilota, però, non riuscì a vinciere la gara e addirittura, non percorse neanche il primo giro in testa.
Il campionato mondiale di Formula 1 del 1969 si è aperto il 1° marzo e si è concluso il 19 ottobre dello stesso anno.
Fin dalle prime gare il pilota inglese Jackie Stewart ha dimostrato una grande superiorità con la sua Matra MS80 tanto da vincere ben 6 gare su 11 aggiudicandosi, così, il primo titolo mondiale in carriera e il Hawthorn Memorial Trophy, che viene attribuito al pilota inglese classificatosi meglio al Campionato Mondiale di Formula 1.
Con i punti raccolti da Stewart, Beltoise e Servoz-Gavin la Matra-Ford vince il campionato costruttori per la prima volta in carriera, dopo solo un anno dal debutto in Formula 1.
Johnny Servoz-Gavin con la Matra M84 divenne il primo ed unico pilota ad essere andato a punti con una vettura dotata di quattro ruote motrici arrivando sesto al Gran Premio del Canada.
Vincere per convincere (i piloti)
Qui vediamo Jackie Stewart insieme ai figli e alla moglie Helen.
Jackie fu uno dei pionieri della sicurezza in pista sfruttando la sua fama per convincere gli alri piloti a fare appello alla FIA per introdurre l'obbligo dei caschi integrali e delle cinture di sicurezza.
Si rese conto che doveva fare di più per salvare i suoi colleghi quando si mise, insieme alla moglie, a fare un elenco di tutti gli amici che avevano perso a causa di incidenti arrivando a più di 50.
Ci penso io alla mia sicurezza!
Questo scatto ritrae l'interno dell'abitacolo della vettura di Sir Jackie e, come possiamo notare, tiene in auto ben due chiavi inglesi e un cartello ce ne illustra il motivo: togliere il volante in caso di incidente.
Ciò deriva dal fatto che durante il GP del Belgio del 1966 ebbe un incidente dove, per via del piantone dello sterzo deformato che gli bloccava una gamba, rimase intrappolato nella vettura con la tuta inzuppata di benzina, anche una piccola scintilla avrebbe potuto causare un incendo.
Pneumatici anni '60
Le gomme sono una delle componenti più importanti in una monoposto.
Senza di esse ovviamente non si può correre, ma anche se non sono in perfetta forma è complicato gareggiare.
Come possiamo vedere da quest'immagine la gomma non è perfettamente integra ciò può risultare molto dannoso per le auto ed è per questo che vengono effettuati i pit stop.
All'epoca i tipi di gomme erano solo due: da asciutto e da bagnato.